Le notizie quotidiane di cronaca, riguardo agli incidenti sul lavoro, fanno purtroppo intendere che edilizia e sicurezza non vadano sempre di pari passo. Un aumento sostanziale degli incidenti è conseguenza anche della ripresa del settore spinta dagli incentivi come il Superbonus.
L’aumento della richiesta ha proporzionalmente incrementato la nascita di nuove imprese edili, alcune create velocemente e senza aver dimostrato particolari requisiti qualitativi, alcune improvvisate, ma l’edilizia non è un settore in cui si può improvvisare, proprio per i rischi legati alla sicurezza; il D.lgs.n.13/2022, detto Decreto antifrodi, ha cercato di limitare le frodi e quindi salvaguardare per quanto possibile la sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore edilizio, prevedendo l’accesso ai benefici per i lavori edili superiori ai 70 mila euro solo alle imprese regolari e qualificate.
La sicurezza sul lavoro è garantita principalmente dalla consapevolezza del riconoscimento degli specifici ruoli all’interno del sistema. Ogni figura ha i suoi compiti e le sue responsabilità e rispettarli deve essere un progetto condiviso da tutti. Così come il datore di lavoro, il responsabile della sicurezza e il preposto hanno i loro obblighi, il lavoratore deve essere formato, informato e deve mettere in pratica quanto appreso.
La qualità nel settore edilizio può essere migliorata grazie alla formazione, non solo teorica ma reale, e grazie ad un maggior controllo da parte degli organi di vigilanza, per far sì che le normative non vengano rispettate solo sulla carta, ma anche sul campo.
LA DIGITALIZZAZIONE IN SOCCORSO ALLA SICUREZZAL’11 Ottobre 2022 a Milano si è svolto il convegno “La digitalizzazione del cantiere a favore della sicurezza”, organizzato da Harpaceas, in collaborazione con Assimpredil ANCE delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza e con il patrocinio di AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili).
L’evento ha approfondito l’utilizzo dell’innovazione tecnologica a favore della prevenzione e sicurezza in cantiere.
Gli esperti del settore si sono confrontati sul tema fornendo le proprie testimonianze riguardo l’adozione del BIM e l’utilizzo delle applicazioni tecnologiche dedicate all’edilizia che, contribuendo alla creazione di un cantiere 4.0, favorirebbero fortemente la prevenzione e la salvaguardia della sicurezza oltre che la sostenibilità sociale.
Il cantiere edile è al centro di un processo evolutivo digitale, che non riguarda solo lo sviluppo della virtualizzazione e dei modelli digitali (BIM), ma anche il miglioramento della gestione dei macchinari con la loro innovazione, il monitoraggio del cantiere e l’ottimizzazione delle risorse.
Il presidente dell’AIS ha rimarcato l’importanza della diffusione di una cultura ampia e qualificata della sostenibilità, ormai da considerarsi in sinergia con la sicurezza.
L’impiego delle innovazioni tecnologiche e digitali, già in fase di pianificazione delle attività e progettazione, può contribuire alla riduzione degli incidenti sul luogo di lavoro, garantendo anche una maggiore sostenibilità sociale. La digitalizzazione deve essere vista inoltre come strumento utile per poter esercitare i ruoli della sicurezza, tenere sotto controllo i flussi dei documenti e di comunicazione, intervenire rapidamente nei tempi richiesti dalla norma, con un inferiore margine di errore, nel caso di adeguamenti o criticità.
Qualità e digitalizzazione sono gli strumenti primari che servono a migliorare le condizioni di sicurezza dei cantieri.
La trasformazione è già in atto, Safety Job ha l’esperienza per accompagnare le imprese che non si sono adeguate in questa evoluzione.
Solo le imprese che si adegueranno potranno raggiungere alti standard competitivi e assicurare ciò che è più importante: la protezione della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
